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King’s Bounty II – Per Nostria e per il Re – Recensione

9 Set 2021 | PC, PlayStation 4, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Xbox One X

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King’s Bounty ha contribuito certamente a creare una parte importante della storia del GDR. Con la sua saga, data da numerosi titoli e iniziata nel lontano 1990 il titolo ha accompagnato e contribuito alla crescita di uno dei generi più amati del videogioco e oggi, non senza stupore, propone un nuovo progetto che ci rituffa in un mondo epico e magico.

King’s Bounty ha fatto la storia, e con l’arrivo di King’s Bounty II questa storia ci viene donata in modo tale che possiamo essere noi giocatori a plasmarla, e renderla l’epopea di ognuno.

Sviluppato da 1C Entertainment e pubblicato da Prime Matter, King’s Bounty II è stato reso disponibile lo scorso 24 agosto su Playstation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch per regalare un nuovo capitolo ad una saga leggendaria, e noi intrepidi avventurieri mollemente sdraiati nella redazione di Serial Gamer Italia non abbiamo perso tempo per gettarci in un novello uragano di storie.

Il gameplay proposto dl titolo di 1C affonda le radici nel classico genere RPG strategico a turni per poi lanciare uno sguardo fresco verso il futuro, in un’ottica di modernità anche per una saga a questo modo antica.

Sin dall’inizio della narrazione ci verrà chiesto di scegliere uno dei tre personaggi a disposizione, tra il mercenario Aivar, la maga Katharine e la paladina Elisa. In base alla nostra predilezione troveremo naturalmente delle differenze tra i personaggi sia in termini di gameplay e abilità, sia in termini caratteriali, sia in ultimo alcune variazioni legate alla storyline, che ci guiderà attraverso la terra di Nostria, minacciata subdolamente da un’oscurità strisciante e pericolosissima. Sembra infatti che le forze del male abbiano iniziato a muoversi sul continente, e con il peso di una profezia che lo disegna come salvatore della terra, il nostro protagonista dovrà muoversi per scoprire le ombrose trame dei nemici della luce e della libertà.

Kings Bounty 2 Suggerimenti Serial Gamer

Una volta posta la cornice della narrazione, King’s Bounty II ci butta di peso all’interno del gioco vero e proprio, sfoggiando un comparto fortemente legato a due fondamentali polarità: Combattimento strategico e Esplorazione.

Parlando del primo, il titolo propone appunto un classico Real Time Strategy su campo isometrico, in cui saremo chiamati a schierare le truppe per sconfiggere i nostri nemici su una tradizionale griglia e utilizzando le diverse peculiarità delle unità da noi reclutate. La fase precedente alla battaglia vera e propria, infatti, è quella relativa alla ricerca e alla composizione di un nostro esercito, con diversi tipi di guerrieri che saranno poi quelli che in prima persona combatteranno per il blasone della libertà di Nostria. Ogni unità avrà le sue statistiche e le sue inclinazioni nel sistema di ideali, che definiranno la loro natura, più o meno caotica o ordinata, e di conseguenza influiranno sulla rendita in combattimento, la loro morale in campo e il modo in cui performeranno in relazione alle altre nostre pedine.

Quello che poi arricchisce in questa nuova veste l’ultimo capitolo di una saga a questo punto storica, è la componente esplorativa. Il sistema non ci permette di poter viaggiare liberamente per tutta Nostria, ma solamente su sentieri e strade ben definiti, rendendo l’open world esplorabile si con qualche limitazione, ma anche con una grande soddisfazione soprattutto per i giocatori più avvezzi alla proposta di un mondo simile a quello dei primi Dragon Age piuttosto che a mappe più aperte in stile “moderno”.

All’interno di queste terre, strade e lande tutte da scoprire, troveremo poi una ricca pletora di missioni secondarie che, risolvibili per la grande parte in maniera molto lineare, arricchiranno l’offerta del gameplay approfondendone la narrativa e ponendo come ricompense nuove abilità, tipi di unità altrimenti inedite e naturalmente un gran mucchio d’oro.

Serial Gamer

Dal punto di vista del comparto grafico, King’s Bounty II si presenta in una veste buona ma non eccellente, legandosi chiaramente più a concetti subordinati alle meccaniche di gameplay che di colpo d’occhio. Le mappe certo presentano ambientazioni diverse, variegate e ricche, ma il comparto tecnico risulta in ultima analisi sin troppo semplicistico se paragonato agli open world della generazione corrente. Si tratta certamente di una scelta definita in fase di design, che non presenta perciò la manchevolezza dell’impatto visivo come un handicap o una svista, ma più come una caratteristica ferma e che regala d’altra parte a tutto il titolo una patina vintage apprezzabile.

Kings Bounty 2 tech princess Serial Gamer

In conclusione, il nuovo capitolo della saga del re discende nel panorama con le potenzialità di un vero gamechanger, ma di fatto tocca terra in maniera pacata e trova il suo posto senza troppo colpo ferire. Abbiamo davanti di fatto una produzione che va analizzata in una duplice maniera: da una parte quella di erede di un classico GDR old school, incentrato fortemente sulle meccaniche di un gameplay tradizionale che ha il dovere di trasporsi nel nuovo ecosistema videoludico, mentre dall’altra parte quello dell’open world che, pur semplice, mira a dare un’ondata di freschezza e modernita ad un colosso antico quanto il genere RPG.

Il risultato è comunque buono, in quanto pur senza stupire eccessivamente, King’s Bounty II riesce a raggiungere entrambi i suoi obiettivi e a creare quello che può e deve essere un nuovo punto di partenza per la serie.

La storia è ancora lunga, e i giocatori di tutto il mondo possono godersi questo nuovo capitolo, nell’attesa delle prossime avventure.

*Versione testata: PS4, Grazie al codice fornito dal publisher

 

King’s Bounty II

File voto recensioni 2 Serial Gamer

  • Trama/Ambientazione 70% 70%
  • Grafica 70% 70%
  • Gameplay 79% 79%
  • Sonoro 70% 70%
  • Longevità 75% 75%

Pro

  • Gameplay GDR Profondo
  • Open World godibile

Contro

  • Impatto grafico
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Pietro "Pido" Ferri

Deputy Editor di Serial Gamer, viaggia per i Videogames, si guarda in giro, fa foto, respira l'aria. È un po' come un turista, ma nel senso buono. Si interessa con dedizione all'approfondimento di qualunque forma d'arte che riesca a trasmettergli emozioni

Pietro "Pido" Ferri

Deputy Editor di Serial Gamer, viaggia per i Videogames, si guarda in giro, fa foto, respira l'aria. È un po' come un turista, ma nel senso buono. Si interessa con dedizione all'approfondimento di qualunque forma d'arte che riesca a trasmettergli emozioni

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