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Chivalry 2: Sangue, Gloria e Mazzate

27 Giu 2021 | Recensioni, News, Recensioni Videogiochi, Videogiochi

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La battaglia è un vortice di carne e sangue, Il caos che si transustanzia. tra il clamore delle armi perde di senso ogni valore, ogni bene superiore, e rimane solamente la volontà di uccidere meccanicamente il nostro avversario, di sopravvivergli.

Nessuno è mai davvero pronto per gettarsi nella mischia, ma noi intrepidi cavalieri di Serial Gamer Italia, lo abbiamo fatto a testa bassa, armati delle peggiori intenzioni

Sviluppato da Torn Banner Studio e pubblicato da Tripwire, Chivalry 2 è la disfida nella quale ci siamo buttati, e nella quale abbiamo trovato risposta a molti dei nostri dubbi sul titolo atteso con un calore non indifferente da una community di giocatori sorprendentemente nutrita e affezionata.

Siamo davanti ad un secondo capitolo di un gioco che porta a schermo un’idea di base semplice, ma che viene studiata per essere di grande impatto: Vivere una battaglia medievale. Si tratta di un concetto solo, lineare, che Chivalry 2 sviscera in un titolo interessantissimo, andando a creare qualcosa di davvero unico

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Il gameplay del titolo ci accompagna direttamente al massacro, ma prima ha la grazia di farci vivere un breve tutorial che ci introduce alle meccaniche del combattimento: è certo importante sapere almeno da che parte impugnare la spada, ma quanto ci servirà di fatto nelle macrologiche della battaglia?

Chivalry 2 supporta sia l’input tramite mouse e tastiera che quello attraverso un controller, e il feeling del combattimento verrà percepito subito come abbastanza tecnico, senza ovviamente voler essere proibitivo. Parate, colpi e affondi potranno essere concatenate insieme a schivate e attacchi in corsa per creare un comparto che strizza l’occhio al picchiaduro e all’action. Sarà fondamentale in battaglia avere riflessi pronti e un’idea precisa di cosa si sta facendo per evitare di trovarsi a menare fendenti all’aria e senza senso in mezzo al campo, o peggio, buscarsi una mazzata in testa in quattro e quattr’otto

Una volta che sapremo tutto ciò che è necessario per uccidere un uomo come si deve ci potremo gettare nella mischia: Chivalry 2 propone diverse modalità di partita, dal più classico Deathmatch a risse fino a 40 giocatori, passando per la modalità pvp più profonda (fino a 64 giocatori), dove i combattenti si sfideranno per ottenere diversi obiettivi sulla mappa e sbaragliare gli avversari. La pletora di possibilità è certamente interessante, e mira a fare percepire in maniera sempre fresca e diversa la nostra presenza sul campo di battaglia, con una spada in mano e un’altra in mezzo alle nostre budella.

È un gameplay frenetico e di grande azione, ed è importante che il titolo non lo faccia percepire come pesante: il risultato del lavoro degli sviluppatori è comunque buono, e Chivalry 2 riesce davvero a dare assuefazione, spingendo il giocatore a non fermarsi dopo una partita, ma avviarne subito un’altra, vuoi per vendicare una sconfitta, vuoi per crogiolarsi nella gloria della vittoria.

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Esiste inoltre, all’interno del titolo, un comparto profondo di personalizzazione del nostro eroe, che ci permette di avere un approccio sempre unico e fresco alle varie partite: dopo la scelta della fazione per la quale combatteremo infatti (Agatha o Massoni), potremo scegliere anche una classe tra quattro diverse proposte, e successivamente una delle tre sottoclassi disponibili per ciascuna classe. Avanguardia, Cavaliere, Valletto e Arciere sono le proposte presentate dal team di sviluppo, che ci chiederà di fare la nostra scelta prima di buttarci in una delle 8 mappe presenti al lancio del titolo: qualunque sia la nostra predilezione, troveremo tra le possibilità offerte da Chivalry 2 quella che fa al caso nostro, vuoi avvalendoci di resistenti guerrieri da prima linea, vuoi di agili spadaccini, vuoi di versati arcieri.

In ogni caso la battaglia sarà sempre e solo nostra, e grazie alle possibilità di personalizzazione saremo sempre noi i veri protagonisti del massacro. Voi unitevi pure, c’è posto per tutti!

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Dal punto di vista tecnico, il provato su PC è ottimo. Il titolo scorre fluido e propone un comparto grafico di inaspettata qualità visto il genere del titolo, che si sarebbe potuto tranquillamente accontentare di buttare i giocatori in scontri epocali dalle lobby gigantiche. Thorn Banner Studio invece, da parte sua, offre un apparato solido e compatto che non cede eccessivamente il fianco a cali di frame o lag, mentre stupisce con una linea di textures di prim’ordine che riesce davvero a colpire, a regalare immersività e a rendere l’esperienza di gioco ancora più accattivante e in grado di stimolare voglia e necessità di giocare ancora, ancora e ancora.

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Nel complesso Chivalry 2 è in ogni caso un prodotto di ottima fattura, capace di stupire per la sua qualità e fare ancora di più. Il titolo di Thorn Banner Studio, infatti, degno erede del suo primo capitolo, è perfettamente in grado di creare una vera e propria sua nicchia di gioco, in un panorama la cui proposta di gameplay è pressoché unica, e di accompagnare i giocatori per davvero molto tempo, sia grazie alla sua proposta davvero fresca e divertente, sia in virtù della promessa degli sviluppatori di supportare il progetto con ulteriori contenuti prossimamente.

Vale la pena sopravvivere sul campo di battaglia, o almeno tentare, per veder cosa ci aspetta il futuro di gloria promessoci dal nostro votarci ad una cavalleria che oggi, più che mai, dimostra essere ben lungi dal morire

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Chivalry 2

7.6

Trama / Ambientazione

6.0/10

Gameplay

8.0/10

Grafica

7.8/10

Sonoro

7.5/10

Longevità

8.5/10

Pietro "Pido" Ferri

Deputy Editor di Serial Gamer, viaggia per i Videogames, si guarda in giro, fa foto, respira l'aria. È un po' come un turista, ma nel senso buono. Si interessa con dedizione all'approfondimento di qualunque forma d'arte che riesca a trasmettergli emozioni

Pietro "Pido" Ferri

Deputy Editor di Serial Gamer, viaggia per i Videogames, si guarda in giro, fa foto, respira l'aria. È un po' come un turista, ma nel senso buono. Si interessa con dedizione all'approfondimento di qualunque forma d'arte che riesca a trasmettergli emozioni

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