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Lynn scende all’Inferno : Come voltare le spalle alla paura – Recensione

2 Apr 2021 | Recensioni Fumetti, Fumetti, Recensioni

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“Pensaci, Lynn, raccontare una storia significa ritardare il finale” dice lo spirito di Agatha Christie in una scena del fumetto e non penso che esista un frase migliore per riassumere questo albo. Perchè “Lynn scende all’inferno” è letteralmente una storia narrata per ritardare un finale che sembra molto più un’amara verità, che si collega anche alla storia privata dei due autori/sceneggiatori.

In arrivo in Italia il 29 aprile 2021 per saldaPress, “Lynn scende all’inferno” (“Her Infernal Descent” in lingua originale pubblicato da Aftershock Comics) è un sorprendente fumetto di “appena” 120 pagine, in vendita online e nei negozi per la cifra di € 19,90, scritto a più mani da Lonnie Nadler e Zac Thompson e disegnato da Kyle Charles (i primi 4 albi USA di cinque che compongono il volume italiano) ed Eoin Marron (l’ultima parte).

Nadler e Thompson, accomunati inaspettatamente da una storia alla “Batman VS Superman” (come loro stessi raccontano nella postfazione dell’albo), decidono di portare le loro madri “Lynn” in un contesto infernale e di farle vivere un’avventura paranormale come quella di Dante Alighieri nella sua celebre Divina Commedia, accompagnati ovviamente dalla paura di non rendere omaggio al Sommo Poeta

COSA SEI DISPOSTO A FARE PER CHI AMI?

Personalmente trovo questo fumetto un più che degno omaggio alla commedia dantesca, anzi trovo Lynn la protagonista perfetta per questo tipo di viaggio: è una donna “nel mezzo del cammin della sua vita”, rimasta sola dopo aver perso tutta la famiglia tragicamente, che si rifugia nella malinconia e nei sensi di colpa passando le sue giornate ad inscatolare oggetti e a ricordare tempi passati che non torneranno più, camminando in una casa vuota, desolata e assordantemente silenziosa. 

In uno di quei giorni, che finiscono immancabilmente per somigliarsi tutti, entrando in soffitta vi ci trova il fantasma del noto poeta, pittore ed incisore inglese William Blake pronto ad annunciarle il suo imminente viaggio nell’aldilà per ricongiungersi un’ultima volta con la sua adorata famiglia. Riluttante all’inizio e quasi infastidita dalla presenza del poeta e non di altri suoi autori più graditi, alla fine decide di partire armata di coraggio, forza d’animo e di un paio di simpatiche ciabatte rosa fosforescenti, pronta a superare ogni ostacolo che gli si porrà davanti pur di riabbracciare i suoi cari defunti.

L’inferno davanti al quale Lynn si trova è ben diverso da quello che ricordiamo nella Divina Commedia: è un inferno modernizzato, con torture nuove, dannati nuovi ma soprattutto con peccatori legati alla cultura pop e moderna come per esempio Edgar Allan Poe tra gli ignavi o Andy Warhol tra gli avari e con un Lucifero dall’aspetto e dal carattere assolutamente non canonico per essere da sempre rappresentato come il Male Supremo.

Quello che per me rende la nostra protagonista difficile da non amare è il suo carattere: dapprima spaventata davanti alla porta infernale, diventa poi tosta, intelligente, furba e schietta: anche di fronte ai peggiori mostri nei gironi più spaventosi mostra il carattere solido di chi la paura l’ha lasciata negli scatoloni in soffitta e che è inarrestabile quando di mezzo ci sono le persone che più ha amato, perché se l’amore “move il sole e l’altre stelle” figuriamoci cosa altro può fare. 

STRUTTURA DELL’ALBO E NON SOLO

Quando all’inizio ho scritto “appena 120 pagine” è perché le stesse scorrono con una facilità entusiasmante: divorerete il fumetto in pochissimo tempo, sia perché i dialoghi e la trama sono scorrevoli, scritti (e tradotti) perfettamente e molto coinvolgenti, sia perchè alcune pagine sono illustrazioni intere o divise in più riquadri o poste orizzontalmente, con poco testo e molta immagine, lasciando il lettore la maggior parte delle volte a bocca aperta.

Lynn scende all'Inferno
Lynn scende all'Inferno
Editore:saldaPress
Sceneggiatura:Lonnie Nadler, Zac Thompson
Disegni:Kyle Charles, Eoin Marron
Colori:Dee Cunniffe
Copertina:Kyle Charles, Dee Cunniffe
Pagine:120
Prezzo:€ 19,99
Data Di Uscita:29 Aprile 2021

 I colori sono in scala ma al contrario, perchè più scende negli inferi più diventano tenui, passando dal rosso delle fiamme all’azzurro del ghiaccio; lo stile di disegno invece è lineare e sempre uguale per ogni pagina, certo le illustrazioni a pagina intera sono a volte più dettagliate a volte meno, ma questo dipende solo da cosa ci troviamo di fronte: in generale non resterete di certo delusi a livello grafico di cosa andrete a guardare nelle varie pagine. Lynn ha un aspetto da semplice casalinga ma allo stesso tempo caratterizzato a volte da uno sguardo triste e con gli occhi gonfi di lacrime, a volte pieno di tenacia, rappresentata da delle solcate rughe sulla fronte aggrottata e un dito in alto che punta con rabbia. 

L’albo non è diviso come la Divina Commedia in Inferno, Purgatorio e Paradiso ma in cinque capitoli denominati come le cinque fasi dell’accettazione del lutto studiate dalla psichiatra svizzera Elisabeth Kübler Ross, ovvero Negazione, Rabbia, Contrattazione, Depressione e Accettazione, con Lynn che cambia ed evolve in modo evidente, dalla sua prima parola fino al suo ultimo monologo. 

Tra trama, dialoghi e disegni ci troviamo davanti ad un fumetto che non fa assolutamente una brutta figura di fianco a niente e che, anzi, chiunque sarebbe orgoglioso di possedere nella propria collezione. 

“I RIMPIANTI NON GIOVANO A NESSUNO” 

Chi ha letto (e amato) la Divina Commedia, appena legge di una qualche opera ispirata da essa tende a mettere l’asticella di apprezzamento molto in alto, quasi ad un punto irraggiungibile: d’altronde stiamo parlando di una delle opere letterarie più nota al mondo e di un qualcosa di unico che spesso altri paesi ci invidiano, quindi è normale pretendere la perfezione o qualcosa che ci si avvicini parecchio. 

Nel caso di “Lynn scende all’inferno” però l’asticella è stata non solo raggiunta, ma personalmente, è stata superata: la nostra Lynn è adorabile, chiunque leggendola si potrebbe immedesimare o pensare alla propria madre nel bene o nel male, nei suoi vestiti da casalinga con tanto di mantellina di lana e ciabatte di plastica, nel suo caschetto grigio un po’ trasandato, ma soprattutto nella sua immensa forza interna che la spinge addirittura andare all’inferno, raggiungere Lucifero ed affrontarlo in pieno petto, come una persona chiunque, colpevole di averla ostacolata fin troppo nella sua odissea. 

Nadler e Thompson portano le loro esperienze personali (come si evince dalle dediche nella terza di copertina) su carta, narrando una storia toccante e vera di una donna che come tante persone al mondo si trova sola ad affrontare la perdita dei suoi cari e imparare da sola come uscirne, più forte di prima. 

Quello che capiremo durante la lettura è che Lynn non è del tutto sola in questo viaggio, la accompagnano persone della letteratura che tanto ama e che l’hanno ispirata e resa quella che è ora, tra pregi e difetti; è una buona madre, che ha le sue debolezze e i suoi punti di forza, profondamente pentita di tante scelte che ha fatto ma soprattutto di quelle che non ha fatto, come d’altronde lo siamo tutti. Ognuno di noi ha affrontato, o sta tutt’ora affrontando, una catabasi (discesa di una persona viva nell’Ade, nda) filosofica ed è a queste persone che consiglio “Lynn scende all’inferno”: per sapere che in certi viaggi, anche se così può sembrare, non si è mai soli del tutto e non si può smettere di vagare finché non si riesce a “riveder le stelle” e a trovare la pace dentro…e spesso è proprio la lettura (e la letteratura) ad aiutarci.

*Recensione effettuata grazie ad una copia digitale ricevuta da saldaPress

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Lynn Scende All'Inferno

€ 19,90
8.5

Voto Serial Gamer

8.5/10

Lorenza Balduini

Game Designer in erba con una passione esagerata per videogiochi, boardgame, serie TV e fumetti, di solito usata come cattivo esempio dalle mamma infuriate di internet

Lorenza Balduini

Game Designer in erba con una passione esagerata per videogiochi, boardgame, serie TV e fumetti, di solito usata come cattivo esempio dalle mamma infuriate di internet

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