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Double Pug Switch – Essere un carlino non è mai stato così difficile – Recensione

17 Nov 2020 | Recensioni Videogiochi, Nintendo Switch, PC, Recensioni, Videogiochi

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“Double Pug Switch” è un auto-scrolling side-scrolling platform 2D sviluppato da The Polygon Loft in vendita su steam dal 22 Ottobre 2020. Nel gioco si porterà la vecchia diatriba tra cani e gatti in un ambiente pienamente scientifico: noi siamo un piccolo carlino di nome Otis che cercherà di salvare il mondo dal malvagio Whiskers/Sker che, da buon gatto, ha rovesciato delle fialette nel laboratorio della Professoressa (padrona di entrambi) creando un universo parallelo dove è possibile switchare tra due dimensioni.

La trama è semplice ma calza perfettamente con il tipo di gioco che hanno sviluppato che infatti è un side-scrolling auto scrolling: significa, in parole poverissime, che il gioco va avanti da solo; non potremmo controllare il movimento di Otis nei vari livelli perché correrà autonomamente fino al portale finale. I comandi stessi sono, in effetti, soltanto due: abbiamo un pulsante per saltare e poter così superare gli ostacoli che ci vengono posti davanti e uno che ci permette di cambiare universo in cui correre; questo non significa assolutamente che il gioco sia facile! Essendo un side-scrolling gli eventuali ostacoli da saltare o quelli da “aggirare” cambiando universo si vedranno praticamente all’ultimo secondo e ci vuole una grande prontezza di riflessi per poter finire il livello in agilità, anche perchè ci sono diverse strade da percorrere e non parliamo di una sola soluzione ma di molte contemporaneamente: abbiamo sì dei checkpoints che ci permetteranno il re-spawn senza dover ricominciare sempre il livello daccapo ma solo perchè è estremamente facile, soprattutto agli inizi, fallire continuamente e il gioco ti segna pure dove: questa è, in realtà, una trovata interessante perché invoglia a premere restart e a superarsi ogni volta fino al successo. Passando rapidamente alla grafica il gioco è in stile cartoon con delle belle animazioni fluide e i colori sono principalmente l’arancione e il blu (complementari) che cambiano in base alla realtà in cui switchiamo, quindi anche la grafica come la trama è semplice ma efficace e perfettamente in tema.

Sarà possibile sbloccare e comprare con le monete collezionabili nei vari livelli dei simpatici cappelli con cui personalizzare Otis e rendere il mood di gioco ancora più divertente.

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Parlando del sonoro le musiche di sottofondo ricordano molto quelle dei vecchi arcade per i loro suoni elettronici che si ripetono spesso a loop: in comune hanno che se all’inizio sono orecchiabili e carine dopo un po’ di tempo iniziano a diventare fastidiose, ma per ovviare il problema basta abbassare il volume delle cuffie! I suoni vari sono scelti ad hoc e anche loro abbracciano il tema del laboratorio scientifico davvero a pieno.

Il gioco è teoricamente da considerare “breve” perchè ha solo 32 livelli (comprese le boss-battles) ma in pratica non lo è assolutamente perchè credetemi, nonostante il suo aspetto da casual game per bambini, metterà alla prova anche i gamers più accaniti e li terrà incollati allo schermo per cercare di migliorarsi ad ogni livello.

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Ovviamente ogni rosa ha le sue spine e per me questo platform ne ha principalmente due: in primis devo parlare della sua ripetitività nel gameplay, non solo il fallire costantemente porta il giocatore a dover ripetere la stessa parte del livello molte volte di seguito ma anche il level design ha questo difetto, non aiuta inoltre avere solo due azioni disponibili perché ci si ritrova a premere solo due pulsanti costantemente: so bene che i platform funzionano esattamente così (anzi di solito si fa una sola azione e non due) ma per alcuni giocatori il numero di azioni così limitate all’interno di un gioco può diventare un’esperienza frustrante.

La seconda spina riguarda proprio la scelta dei comandi: io ho giocato con il joystick per Xbox 360 e i comandi sono A per saltare e X per switchare mondo, quindi sono semplici ed intuibili; il problema sorge per tastiera dove si usa Z per saltare e X switchare mondo e questi, devo ammettere, sono due comandi parecchio scomodi per chi come me è abituato dal suo mapping culturale ad usare i classici WASD; concludendo, vi consiglio di vivo cuore di utilizzare i joystick.

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Volendo sintetizzare questa recensione in poche parole: “Double Pug Switch” è un ottimo prodotto dagli obiettivi modesti che centra in pieno grazie alla sua semplicità apparente ma al suo conflitto evidente; potrei scrivere più di così ma vi rovinerei il divertimento di fallire e riprovare livelli in un gioco che unisce perfettamente il sensation e il challenge, pur essendo un “semplice” platform 2D.

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Double Pug Switch

8.6

Trama/Ambientazione

8.5/10

Gameplay

8.5/10

Grafica

9.0/10

Sonoro

8.0/10

Longevità

9.0/10

Pro

  • trama semplice ma efficace
  • grafica simpatica e ben animata
  • sonoro buono
  • gameplay interessante e challenging

Contro

  • alla lunga risulta ripetitivo
  • prontezza di riflessi massima (o non si riesce a giocare)
  • piccoli bug sparsi nei livelli
  • comandi da tastiera scomodissimi

Lorenza Balduini

Game Designer in erba con una passione esagerata per videogiochi, boardgame, serie TV e fumetti, di solito usata come cattivo esempio dalle mamma infuriate di internet

Lorenza Balduini

Game Designer in erba con una passione esagerata per videogiochi, boardgame, serie TV e fumetti, di solito usata come cattivo esempio dalle mamma infuriate di internet

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