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Vaporum: Ingranaggi, misteri ed adattamento strategico – Recensione

2 Apr 2019 | PlayStation 4, Nintendo Switch, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Videogiochi, Xbox One

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Si avvicina inesorabilmente la data d’uscita dell’edizione console di Vaporum, titolo dungeon crawler ad ambientazione steampunk precedentemente sviluppato e pubblicato da Fatbot Games per Linux, Mac e PC(via Steam) nel 2017. L’uscita per Play Station 4 e Xbox One è prevista per il 10 aprile 2019, mentre l’edizione Switch(quella utilizzata per stilare la seguente recensione) è rimandata semplicemente al giorno dopo. Della pubblicazione dell’edizione console, contrariamente a quanto avvenuto su PC in cui se ne occupavano gli stessi sviluppatori, sarà a cura della Merge Games e lo sviluppo in collaborazione con Cypronia, in tutt’e tre le sue declinazioni.

In quanto cultore di giochi di ruolo basati sull’esplorazione e l’adattività ambientale questo titolo non poteva fare altro se non accattivarmi, sia per la sua ambientazione caratteristica ed immersiva che per le dinamiche di gameplay a me care in quanto appassionato del suo genere d’appartenenza; tutto ciò è condito da una buona dose di sfida, che il giocatore si troverà a fronteggiare sotto le diverse forme di enigmi, nemici e utilizzo intelligente delle poche risorse a disposizione. Ma andiamo a vedere tutto nel dettaglio.

La torre delle macchine

Vaporum ha inizio sulle coste di una misteriosa e solitaria isola sovrastata da una gigantesca torre dall’aspetto molto poco rassicurante; su quelle spiagge facciamo conoscenza con il nostro personaggio, quello che sembra essere un naufrago totalmente privo di memoria e qualsivoglia modo di allontanarsi dall’isola. Sembrerebbe, dunque, che l’unica soluzione per avere una ragionevole possibilità di sopravvivenza sia addentrarsi all’interno della torre stessa, immergendosi a piè pari nell’ignoto. Ma rimane un grande interrogativo: come entrarvici?

Incredibilmente la fortezza sembra entrare in risonanza col naufrago, infatti, dopo vari suoni roboanti ed intermittenze luminose emessi dal gigantesco portale d’accesso, lo stesso apre uno spiraglio, destinato a chiudersi definitivamente una volta attraversato. Se prima visitare la mastodontica struttura sembrava essere un’ipotesi, ora avanzare al suo interno è l’unica cosa possibile!

Vaporum

Fin da subito è chiaro che l’edificio era abitato da esseri umani, scomparsi o fuggiti per motivi ignoti ma che potrebbero banalmente coincidere con le macchine mortali che lo infestano in ogni suo angolo. Starà a noi quindi armarci di una delle diverse tute messe a nostra disposizione ed iniziare il nostro percorso all’interno di questa zona morta; un viaggio tutto fuorché semplice, e questo non solo per via dei particolari macchinari dal gusto retrò che cercheranno di ucciderci ad ogni piè sospinto, ma anche per via di dinamiche di gameplay molto complesse da padroneggiare.

E’ chiaro infatti che senza una consapevolezza chiara di come muoversi e combattere all’interno del sistema volutamente statico di Vaporum la morte sopraggiungerà molto spesso; occorrerà capacità d’adattamento strategico, muoversi in modo intelligente senza andare ad incastrarsi in angoli e vicoli ciechi dove essere macellati in tutta tranquillità dai mostri erranti ma soprattutto scrupolosità nell’esplorazione, dato che ognuna delle poche risorse a disposizione sarà indispensabile per proseguire. Più ci si addentrerà in quest’inferno meccanico e più cose si verranno a comprendere, ma solo se avrete l’accortezza di leggere appunti ed ascoltare i cilindri sonori abbandonati dai precedenti inquilini, altrimenti potrete proseguire imperterriti senza scoprire nulla sulla lore che Vaporum fornisce.

Vaporum

Tetramente immersivo

Vaporumha un comparto grafico caratteristico e ben strutturato, riuscendo a sfruttare in modo eccelso sia l’ambientazione steampunk ed aggiungendo ad essa un’aria particolarmente tetra e minacciosa che ben si sposa allo spirito stesso del gioco. Tutto questo riesce nonostante non si tratti propriamente di un comparto grafico eccellente dal punto di vista tecnico, e questo lo si evince soprattutto dalle texture un po’ raffazzonate. Nonostante ciò si evince un quadro che ci mostra una visione tetra e fredda di un mondo steampunk, riuscendo ad accattivare fin da subito i giocatori che vi si approcciano.

Il comparto audio di Vaporum non urla certamente al miracolo in quanto un po’ scarno, ma se giocato con le cuffie e a luci spente può regalare ulteriore immersività grazie ad un’ottima disposizione spaziale degli effetti sonori, che pur essendo ripetitivi(esattamente come la colonna sonora) funzionano bene in relazione al tipo di ambientazione affrontata.

Vaporum

Conclusioni

Vaporum è un gioco affascinante, senza ombra di dubbio, ma ce ha un approccio molto difficile per il modo stesso in cui è stato inteso il gameplay. Sebbene sia totalmente apprezzabile, la sua staticità rischia di non essere compresa ed appresa da tutti i giocatori che vi si approcceranno, in quanto muoversi ed attaccare solo nelle quattro direzioni cardinali potrebbe rappresentare un ostacolo non da poco se non si riesce a ricalibrare il nostro modus operandi al tipo di gioco che stiamo approcciando. Vaporum però è stato inteso in questo modo e non deve essere il prodotto ad adattarsi al giocatore, sebbene il contrario. Questo è riferibile anche a titoli ben più famosi, come ad esempio Sekiro: Shadows Die Twice, criticato per essere troppo punitivo ed ingiusto solo per via della sua elevata sfida. Vi garantisco che nonostante le innumerevoli difficoltà iniziali esso presenti un sistema di gioco giusto e premiante, esattamente alla stregua del titolo in analisi; vi chiedo quindi di capire il titolo e di fare quello sforzo adattivo in più che molti altri videogiochi ci hanno posto(ed imposto) ben prima di esso.

Da considerare prima di un possibile acquisto e di concludere la recensione vi sono da notare due cose: la prima consiste nel fatto che, sebbene Vaporum sia stato tradotto in ben undici lingue, è giunto a noi senza una localizzazione territoriale, di conseguenza andrà per forza giocato in inglese(cosa non da poco contando i numerosi tecnicismi presenti); secondariamente si trova invece la comodità data dalla portatilità dell’edizione Switch, che permette di giocare il titolo pressochè ovunque.

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Vaporum

7.2

Trama/Ambientazione

7.5/10

Gameplay

7.0/10

Grafica

7.0/10

Sonoro

6.5/10

Longevità

7.0/10

Qualità del porting

8.0/10

Pro

  • Ambientazione immersiva e caratteristica
  • Sfida notevole
  • Comodità della portatilità dell'edizione Switch

Contro

  • Dinamiche di gameplay ostiche all'apprendimento
  • Frustrante a tratti
  • Difficoltà linguistiche

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