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Hitman 2: Uccidi come vuoi – Recensione

4 Dic 2018 | Recensioni Videogiochi, PC, PlayStation 4, PlayStation 4 Pro, Recensioni, Videogiochi, Xbox One, Xbox One X

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Dopo due anni dall’uscita di Hitman, l’assassino più famoso del mondo videoludico torna alla carica con un nuovo capitolo della saga, Hitman 2, andando a proseguire quanto visto nella scorsa iterazione che ha dato nuova linfa vitale ad una serie che aveva perso un po’ di appeal. Ed è così che ci ritroviamo davanti all’agente 47 alle prese con le sue solite missioni alla ricerca di un bersaglio da eliminare, con IO Interactive che ha, fortunatamente, messo da parte l’uscita ad episodi per adottare uno stile di contenuti classico cambiando inoltre publisher, da Square Enix a Warner Bros. Saranno riusciti gli sviluppatori a migliorare il primo capitolo? Scopriamolo insieme in questa recensione.

Storia non indimenticabile

Gli eventi narrati in questo secondo titolo sono successivi a quelli del primo e vedono il nostro Agente 47 ancora alle prese con Diana Burnwood per cercare di contrastare una setta segreta che governa indisturbata il mondo, in tutto questo però il passato dell’assassino viene a galla con quest’ultimo dando vita ad intrecci che ci faranno scoprire di più sul protagonista.
Ovviamente se vi aspettate una storia emozionante e che vi possa rapire questo non è il gioco che fa per voi, dato che la componente narrativa non è di sicuro il punto di forza di una produzione che punta di più sul gameplay, lasciando il fianco sotto questo aspetto con le vicende che risultano un semplice sfondo a quanto andremo ad affrontare nei diversi scenari e, successivamente nei contratti extra e nelle sfide. Oltre alla campagna infatti troviamo una serie di attività che andranno ad aumentare la longevità complessiva del titolo come per esempio la possibilità di prender parte a contratti online scegliendo tra quelli ideati ad hoc dagli sviluppatori oppure da altri giocatori, oppure creandone di nuovi grazie all’apposita modalità di creazione. A completare l’esperienza di gioco troviamo poi il ritorno dei bersagli elusivi, missioni con bersagli da eliminare ma con un solo tentativo a disposizione, la modalità fantasma e la Sniper Assassin, nella quale dovremo completare i contratti solo con il fucile da cecchino.

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Moltissime possibilità

Al netto di un comparto narrativo non indimenticabile il vero punto di forza della serie è senza ombra di dubbio il gameplay, con quest’ultimo che prosegue sulla falsa riga del suo predecessore migliorandone ancor di più la giocabilità, la profondità e le possibilità offerte ai giocatori. L’obiettivo di ogni missione è sempre lo stesso, ossia eliminare il bersaglio assegnatoci in qualsiasi modo, facendolo passare come un incidente oppure ponendo fine alla sua esistenza in prima persona.
In ogni stage sarà possibile agire in un infinità di modi, potremo uccidere tutti i nemici che troveremo in loco sbaragliando qualsiasi protezione/guardia del nostro bersaglio con armi da fuoco, ovviamente però guadagneremo più punti e più riconoscimenti facendo tutto con discrezione, d’altronde un bravo assassino si camuffa e riesce sempre a trovare un modo per non farsi  scoprire.
Proprio per questo IO Interactive fornisce ai giocatori moltissimi escamotage per far completare ogni contratto: a parte la prima missione che è ambientata in una abitazione decisamente ristretta, gli altri stage sono vasti agglomerati di edifici, viuzze, stanze e soprattutto persone che potranno essere sfruttate a dovere per compiere i propri scopi. Innanzitutto andrà studiata la location, con i migliori luoghi dove appostarsi e dove reperire determinati tipi di oggetti, e il tipo di bersaglio che dovremo far fuori, i suoi spostamenti e le sue abitudini; in seconda istanza dovremo capire quali saranno gli oggetti migliori da usare e magari quali travestimenti calzeranno a pennello per interagire con dei sottoposti o direttamente con le vittime; una volta analizzato tutto per filo e per segno dovremo agire uccidendo il bersaglio, possibilmente senza farsi scoprire, e successivamente arrivare al punto d’interesse dove potremo finire la missione.
Tutto questo sarà ovviamente in mano al giocatore, come detto in precedenza infatti le possibilità saranno molteplici anche se la componente stealth prevale decisamente su quella di shooting, con quest’ultima che ha subito alcuni miglioramenti rispetto al precedente capitolo, risultando più precisa, ma sarà sempre messa in secondo piano.
Infine c’è da parlare anche dell’intelligenza artificiale che rimane su un livello discreto per tutta l’avventura con guardie e polizia che ci osserveranno costantemente così come le telecamere di sicurezza, le quali saranno controllate da appositi addetti che avviseranno chi di dovere se ci vedranno compiere qualche azione non ordinaria. In qualche caso però l’IA risulta ancora non eccellente, come nelle situazioni più concitate, nelle quali sarà possibile aggirare le persone ostili con discreta facilità utilizzando qualche escamotage di fortuna.

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Ottimo lavoro sulle ambientazioni

Per poter tenere alto il livello di uno stealth di questo genere i ragazzi di IO Interactive hanno lavorato molto sulle ambientazioni di gioco mettendo a punto sei mappe di cui ognuna riesce a dar spazio alla fantasia e alle idee dei giocatori. Escludendo la prima, più contenuta rispetto alle altre che ha la funzione di mera introduzione al gioco e alle sue meccaniche, le altre abbondano di varietà, oggetti e possibilità messe a disposizione degli utenti tra cui troviamo anche i soliti travestimenti disseminati per le ambientazioni. Il lavoro svolto sotto questo aspetto è ottimo e i giocatori dovranno spendere diverse ore su ogni mappa per scoprirne ogni segreto ed ogni oggetto utilizzabile per completare la missione.
Discreto anche il comparto sonoro del titolo con qualche soundtrack molto apprezzata e un accompagnamento nelle varie aree di gioco che svolge il suo lavoro. Per quanto riguarda il lato tecnico, infine, non abbiamo riscontrato grossi problemi con qualche calo di frame qua e là e alcuni bug grafici che comunque non vanno a rovinare l’esperienza di gioco.

Hitman 2 Recensione PC PS4 Xbox One 07 Serial Gamer

Hitman 2 è un ottimo prodotto ma non è per tutti. Se cercate un titolo che vi metta alla prova nell’affrontare delle missioni da assassino senza destare sospetto alcuno, il gioco deve far parte della vostra libreria. IO Interactive è riuscita in questo seguito a migliorare diversi aspetti del predecessore aggiungendo ancor più varietà e possibilità all’interno di ogni singolo contratto. Le possibilità sono tantissime e tutto dipende dal giocatore, che può giostrare oggetti e costumi a proprio piacimento decidendo quale sia il più funzionale per finire la missione.

Mi raccomando controllate sempre se la persona davanti a voi ha un codice a barre sulla nuca!

*Versione Testata: PS4, grazie al codice fornitoci dal publisher

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Hitman 2

7.8

Trama

6.5/10

Gameplay

9.0/10

Grafica

7.5/10

Sonoro

7.5/10

Longevità

8.5/10

Pro

  • Moltissime possibilità d'azione
  • Migliorato rispetto al precedente capitolo
  • Rigiocabilità ottima

Contro

  • Qualche problemino tecnico

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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