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Surviving Mars: Alla conquista del Pianeta Rosso – Recensione

5 Apr 2018 | Videogiochi, PC, PlayStation 4, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Xbox One

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In attesa che i piani di Elon Musk per colonizzare realmente Marte abbiano inizio, è disponibile su PC, PlayStation 4 e Xbox One dallo scorso 15 marzo, Surviving Mars, simulazione/city builder sci-fi sviluppata da Haemimont Games e distribuito da Paradox Interactive (in Italia da Koch Media).

Gli sviluppatori, già noti per della celebre saga Tropico (dal terzo al quinto capitolo) ci portano quindi sul Pianeta Rosso con un titolo che mescola elementi classici da city builder (Sim City) alle peculiarità del pianeta ospitante e anche ad elementi da simulatore di interazioni sociali. Scopriamo tutti i dettagli nella nostra recensione, dopo aver provato per molte ore la versione Xbox One di Surviving Mars.

Tutto inizia con dei droidi…

Il menu essenziale ci permette di scegliere se cominciare una nuova partita normale, di caricare un precedente salvataggio o di iniziare una run in modalità più “facile” con settaggi già preselezionati dagli sviluppatori. Selezionando una nuova partita classica verremo chiamati a scegliere alcuni parametri della nostra missione che ne determineranno la difficoltà e gli obiettivi iniziali. Innanzitutto dovremo decidere da chi fare sponsorizzare la nostra missione di colonizzazione marziana tra una serie di organizzazioni statali (USA, Russia…) o internazionali, scelta che condizionerà tanto il budget iniziale quanto le risorse a disposizione. Inoltre potremo decidere la tipologia del nostro personaggio principale e le sue competenze base, che determinerà in quali settori di ricerca o sviluppo avremo bonus e in quali invece partiremo meno competenti e la terza scelta necessaria prima del nostro approdo sul suolo marziano sarà riferita al mistero che potremo scoprire progredendo nella storia; la scelta si baserà semplicemente su frasi criptiche che richiamano anche a personaggi molto noti della narrativa e della cinematografia sci-fi, come Gene Roddenberry, creatore della famosa saga Star Trek. Una volta scelta la zona del Pianeta Rosso dove far atterrare il nostro primo razzo/shuttle tra quelle disponibili la nostra avventura pionieristica sarà pronta effettivamente a cominciare, anche se per poter avere una colonia florida vi avvertiamo subito che saranno necessarie diverse ore (anche una decina pur velocizzando lo scorrere del tempo nel gioco.

Avremo accesso a 100 quadranti (una mappa con 10×10 caselle in pratica), inizialmente inesplorati in cui dovremo trovare tutte le risorse necessarie ad avviare le basi di una persistenza umana sull’arido ed inabitabile pianeta; alcuni materiali saranno ottenibili direttamente dal suolo esplorando via terra o satellite le varie zone accessibili dal nostro punto di sbarco mentre altre saranno recuperabili solamente tramite rifornimenti (attraverso i costosi razzi/shuttle simili a quello iniziale) dalla Terra. Durante le prime fasi avremo a disposizione alcuni droni ed alcuni mezzi terrestri di ricognizione e raccolta, e dovremo innanzitutto ottenere energia elettrica (tramite pannelli solari, pale eoliche e altre tipologie di costruzioni) per poter elettrificare gli hub necessari ai droni per ricaricarsi e piano piano ottenere e trasformare le risorse necessarie per rendere abitabile Marte. L’assenza di un tutorial rende, nella versione console, necessaria assolutamente una fase di impraticamento con i comandi del joypad, mentre i giocatori più abituati alle simulazioni gestionali non ci metteranno moltissimo a prenderci la mano.

Surviving Mars

Una volte sviluppate le strutture necessarie alla produzione e all’immagazzinamento di ossigeno, acqua e cemento (che sono le risorse principali per poter garantire la sopravvivenza ai coloni, ma non dimenticatevi le scorte alimentari dai razzi quando passerete a questa fase, fidatevi) si potrà procedere alla costruzione delle Cupole che ci permetteranno di costruire una quantità davvero enorme e varia di edifici in cui collocare i primi esseri umani sul Pianeta Rosso. Occorrerà scegliere accuratamente, soprattutto nelle prime fasi di colonizzazione, tra i numerosi candidati a disposizione, con molte variabili tra cui scegliere: dall’età al sesso passando per le specializzazioni e le abilità tecnico/lavorative. Per ottenere una comunità felice non saranno necessari solamente tecnici, scienziati e ricercatori, ma anche umani che si occupino delle mansioni e professioni “normali” (bar, negozi, attività ricreative, stazioni di polizia) ed allo stesso tempo sarà altrettanto utile distribuire adeguatamente alloggi ed attività per creare delle sotto-comunità nelle varie cupole, facendo attenzione anche alle varie problematiche (molti coloni hanno anche tratti “negativi” come la nostalgia della Terra, l’alcolismo, la depressione e così via) sia dei singoli abitanti che della collettività, arrivando a scegliere nel dettaglio anche i turni di lavoro delle singole attività con conseguenze su redditività e condizioni di salute dei lavoratori.

Una volta colonizzata Marte occorrerà molta attenzione e dedizione per tenere sotto controllo lo sviluppo e l’autosostentamento del nostro insediamento e in tal senso consigliamo di riuscire a diventare il prima possibile autonomi finanziariamente dalla Terra per riuscire ad ammortizzare i costi dei razzi/shuttle grazie alle ricerche e ad i materiali anomali ed “esotici” ricavati dalle industrie e dai centri di ricerca nelle nostre cupole. Le ricerhe tecnologiche (e i punti di ricerca sbloccati esplorando il pianeta e completando le missioni) sono randomizzate in ogni partita ed offrono una buona varietà ed imprevedibilità a Surviving Mars, incrementandone ovviamente anche la longevità complessiva; oltre come detto prima ad avere un’importanza cruciale per l’approvvigionamento del nostro avamposto. Insomma, a livello di gameplay la produzione di Haemimont Games ci offre una quantità di possibilità davvero incredibile e moltissime variabili sia nelle tipologie di approcci che nei risvolti narrativi e scientifico/tecnologici, che saremo felici di continuare a mostrarvi nei prossimi mesi sui nostri canali video (YouTube e Twitch).

La narrazione è guidata sia dagli obiettivi speciali che dalle missioni consigliate che man mano che il gioco offre progredendo nelle fasi di colonizzazione e ben scandita; il “mistero” scelto inizialmente inoltre apre scenari divertenti ed interessanti, alimentando la curiosità dei giocatori per scoprire cosa potrà accadere cambiando la selezione pre-partita. Assolutamente da segnalare poi la presenza di tantissime citazioni, omaggi ed easter egg di produzioni sci-fi di questo e di altri medium (da Fallout a Star Trek passando per Asimov e Odissea nello Spazio) che faranno sicuramente la felicità di tutti gli appassionati di fantascienza.

Surviving Mars

Incredibili scorci marziani

Il comparto grafico di Surviving Mars è di tutto rispetto e la produzione offre una buonissima qualità sia dal punto di vista del design dell’insediamento e delle strutture che a livello di ambientazione e riesce a ricreare in maniera convincente ed emozionante il fascino innegabile di Marte, che da molti decenni è vivo e prospero nelle menti e nei sogni della civiltà umana e che negli ultimi anni è fomentato maggiormente dalle imprese di SpaceX  che con i razzi riutilizzabili (che rientrano sulla Terra) ha cambiato radicalmente le prospettive aereospaziali dell’immediato futuro. Gli sviluppatori hanno anche realizzato un ottimo (e spettacolare in modalità foto) ciclo giorno-notte ed il motore di gioco è risultato fluido e performante durante tutta la durata della nostra prova, senza particolari bug o cali di prestazione.

Il comparto audio è composto da una buona colonna sonora e una volta stabilita la presenza umana nella nostra colonia sarà possibile anche ascoltare diverse stazioni radio con tanto di DJ che presentano i vari pezzi e raccontano aneddoti marziani e terrestri; Surviving Mars è per il momento disponibile solamente in lingua inglese sia a livello di doppiaggio che di sottotitoli e menu/interfaccia: per quanto il linguaggio utilizzato non sia complesso sono necessariamente presenti alcuni termini tecnici e scientifico/tecnologici che potrebbero non essere di immediata comprensione per i meno abituati a giocare in lingua straniera.

Surviving Mars

In conclusione Surviving Mars è davvero un’ottima produzione che nonostante un livello di difficoltà abbastanza elevato (dovuto anche dalla mancanza di un tutorial iniziale) riesce con il passare delle ore a diventare profonda ed appagante. Consigliato assolutamente agli amanti dei city builder e dei titoli gestionali/strategici, gli unici difetti sono una gestione un po’ troppo semplificata (e non sempre efficace) dei droidi e qualche piccolezza che gli sviluppatori hanno già incominciato a sistemare nei primi aggiornamenti. Vista la notevole rigiocabilità e la quantità di ore per cui può potenzialmente intrattenere un giocatore, Surviving Mars ha, secondo noi, un ottimo rapporto qualità prezzo (viene venduto a circa 40€) anche senza avere modalità online essendo strutturato esclusivamente in single-player.

*Versione testata: Xbox One, grazie ad una copia proma fornita da Koch Media

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Surviving Mars

8

Trama/Ambientazione

8.0/10

Gameplay

7.5/10

Grafica

8.0/10

Sonoro

8.0/10

Longevità

8.5/10

Pro

  • Ambientazione curata e suggestiva
  • Molte variabili ed elementi imprevedibili che aumentano la longevità
  • Elevato grado di sfida

Contro

  • Mancanza di un tutorial

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

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