Quando mi è stato presentato questo gioco, non mi sono reso subito conto di cosa avevo tra le mani: sono infatti pochi i titoli che si possono fregiare del nome di pietra miliare del settore video ludico ed ECHO è uno di questi.
I ragazzi danesi di ULTRA ULTRA sono riusciti a sfruttare appieno il motore grafico Unreal Engine 4 e creare un prodotto con un livello grafico molto buono, la maestosità un po’ gelida del palazzo dove si svolge la quasi totalità del gioco è veramente di ottima fattura e durante le nostre scorribande ci si può fermare ad ammirare appieno il comparto visivo. La rivoluzione è però data dal gameplay e dal un nuovo concetto d’intelligenza artificiale dei nemici, che se solitamente nella maggior parte dei videogiochi non sono molto intraprendenti o limitati da zone dalle quali non fuoriescono, qui hanno la loro rivincita rendendo la vita della nostra eroina, un vero inferno spaziale.
La bella addormentata
Diamo inizio a quest’avventura nello spazio profondo, dove, la protagonista EN, alla fine di un lungo viaggio, si sveglia sola nella sua cella di stasi dopo un sonno criogenico che dura da cent’anni.
L’astronave a forma di biscotto farcito sulla quale ci troviamo è guidata da una IA, London, il nostro compagno di avventura che, nel filmato introduttivo, inizia a interagire con noi e ci dà il tempo di riprendere conoscenza con il nostro corpo. L’inizio cinematografico e le prime interazioni verbali ci fanno venire a conoscenza dei nomi degli attori che hanno prestato la voce ai due personaggi principali: Nick Boulton e Rose Leslie. Il primo è una vecchia conoscenza di questo settore avendo prestato già la voce in Dragon Age 2, Killzone 3 o Nioh per citarne alcuni, Rose invece si affaccia per la prima volta al mondo videoludico dopo essere venuta alla ribalta impersonando l’affascinante e combattiva Ygritte nella famosissima serie tv “Games of Thrones”. I primi passi che facciamo con la nostra misteriosa ragazza sono sgraziati e fanno iniziare con molta calma a utilizzare i comandi di movimento principali e seguendo un percorso prestabilito e molto ben segnalato giungeremo sulla soglia della nostra nave dalla quale si vedrà un misterioso e brullo pianeta nella quale orbita siamo giunti.
Nella cut-scene successiva partiamo a bordo di un piccolo aeromobile per approcciarne il suolo e atterriamo su uno dei cubi ghiacciati che formano la crosta esterna, ci rendiamo subito conto che è un pianeta artificiale e, infatti, nello step successivo apprendiamo la funzione d’interazione con gli oggetti premendo pulsanti fissati a terra che ci aprono il passaggio alla prossima zona. Scendendo passo passo alla scoperta dei segreti del pianeta e continuando a interagire con London impariamo a utilizzare le funzioni della nostra tuta spaziale che ha, a inizio gioco, due celle energetiche che permettono di scendere da alture o gradoni consumandone una piccola parte o sparare con l’arma in dotazione consumandone molta di più. Sarà comunque possibile con l’avanzare del gioco aumentare il numero di celle energetiche a disposizione compiendo determinate azioni, ma è consigliabile non sprecare mai energia inutilmente, perché le zone di ricarica permetteranno solamente di ricaricare una sola cella alla volta e non sarà sempre a portata di mano. Giungiamo a questo punto davanti ad un portellone e appena lo attraverseremo saremo catapultati in quello che parrebbe essere un altro mondo: ci troveremo infatti all’interno di un favoloso palazzo del quale le prime stanze e corridoi che attraversiamo ci ricorderanno gli interni di Versailles e tutti gli oggetti che vediamo ci riportano alla mente il rinascimento. Siamo giunti finalmente alla principale zona di gioco della nostra avventura.
A spasso nel palazzo
Esplorando le prime stanze e prendendo dimestichezza con i comandi di gioco, verremmo a conoscenza dei nostri nemici, gli Echoes, all’inizio simili delle piccole amebe informi, ma che con il passare del tempo inizieranno a prendere una forma umanoide, e con nostro stupore, assomiglieranno sempre di più a EN. Questi Mob risultano a dir poco intraprendenti, poichè dotati di una grande forza e di una capacità di fare danni al nostro personaggio che ci lascerà sin da subito di stucco; inoltre questi non peccano nemmeno sul piano dell’intraprendenza, mostrando una encomiabile tenacia nel cercare EN in ogni suo nascondiglio e rendendo la vita impossibile a lei e all’utente.
Il sistema di gioco suddivide l’azione in luce/buio: nel palazzo infatti, a intervalli regolari di pochi minuti, ci saranno dei black out elettrici che interrompono l’illuminazione per alcuni secondi, e, a ogni riaccensione delle luci, ci saranno delle novità. La mente suprema che gestisce il palazzo ha un sistema di difesa improntato sulla nostra EN, quindi, a ogni azione del giocatore corrisponde un’azione appresa da parte dei vostri nemici. Potrete comunque difendervi e uccidere o stordire i nemici con la vostra arma, ma è comunque consigliabile utilizzarla con parsimonia per non trovarsi a corto di energia e magari lontani da una fonte di ricarica.
Per progredire nel gioco ovviamente dovrete compire delle azioni, comprese quelle con la pistola in dotazione, ma se il vostro nemico le vede imparerà a farle anche lui. La gestione stealth è la via vincente, non correte mai e cercate quindi di compiere meno azioni possibili nei momenti illuminati, ma portatevi avanti nei momenti di buio: la mente del palazzo, infatti, registra ogni vostro movimento e, al primo switch buio/luce sarà anche in possesso dei vostri nemici. Il gioco continua in eterno seguendo questa logica e da la possibilità di respawnare agli Echoes nel caso li aveste uccisifacendoli addirittura risultare sempre più capaci e potenti. Se salterete un ostacolo loro lo salteranno, se attivate un pulsante o aprite una porta lo faranno anche loro, se gli sparerete non occorre dirvi che diventerete un loro bersaglio e quindi il proseguo della storia sarà influenzato da come riuscite a gestire la bellissima EN.
A chi?
Sulla mensola di casa nostra non dovrebbe mancare un gioco come questo che è da considerarsi, come già detto prima, una pietra miliare e quindi caldamente consigliato a ogni persona a cui piacciono le nuove sfide. Sono convinto che molte software house prenderanno spunto da questo titolo per l’innovazione che ha portato e quindi merita di fare parte della nostra collezione.
Conclusioni
Il colpo d’occhio degli interni del palazzo è una delle cose che mi ha più piacevolmente impressionato ed è molto positivo anche il livello grafico dei poligoni dei personaggi, di contro però le zone di gioco sono, con il passare del tempo, un po’ ripetitive e tendono ad annoiare e affievolire la buona impressione iniziale.
Questo prodotto è complessivamente di ottima fattura, riuscendo a coniugare una novità epocale nel capo dell’intelligenza artificiale con un ottimo utilizzo di un motore grafico già collaudato da tantissimi altri titoli. Rimane la piccola pecca di non poter salvare manualmente, che, in alcuni casi durante il gioco sarebbe stato molto comodo e avrebbe reso il titolo meno stressante.
Un grosso merito di questo gioco va anche dato al reparto sonoro, eccellente, soprattutto per la scelta di ottimi attori, che, anche nelle due lingue altre dall’inglese (francese e tedesco), svolgono egregiamente il loro compito. Si sente però la mancanza del doppiaggio in italiano o almeno dei sottotitoli che avvicinerebbero a questo titolo ulteriori acquirenti.
*Versione provata: Playstation 4 grazie al codice gentilmente fornitoci dagli sviluppatori
