Cieli grigi e acque scure è quello che il gioco che abbiamo sotto mano oggi promette all’utente già al primo approccio col suo nome; un nome quanto mai azzeccato per il prodotto di cui stiamo per parlare, perché Gray Skies, Dark Waters è davvero capace di far percepire delle atmosfere che solo un colore come il grigio può declinare nella maniera migliore: il grigio è il colore dell’inazione, della pigrizia, e di un compromesso tra due parti trovato più per un profondo senso di stanchezza morale che per reale soddisfazione nel venirsi incontro in questo piccolo mondo illustrato nel titolo, che conosce fin troppo bene questi concetti. Riusciremo a spezzare questa nube come fossimo un forte alito di vento? Preferiremo vivere al di sotto di essa costruendoci una quieta e piatta routine? Vari sono i sentieri che Gray Skies, Dark Waters propone, e noi dovremo scegliere attentamente quale percorrere.

Cieli grigi
La storia ci metterà nei panni di Lina, una ragazza adolescente che vive una vita tranquilla in un’anonima città inglese nota solo per essere una tappa nella migrazione dei cigni insieme a suo padre, le sue sorelle minori Violet e Merle, e al suo fratellino Gus: per quanto riguarda la madre, questa è sparita precisamente un anno prima dell’inizio della narrazione del videogioco senza lasciare la minima traccia e senza aver dato adito a sospetti che potessero anticiparne la totale volatilizzazione. La famiglia da quel momento si è stretta su se stessa per fare fronte all’inevitabile dolore e per sopravvivere all’ambiente claustrofobico determinato dalla piccola e asfissiante comunità del paesello dove vive, nel quale già da tempo sommesse voci accusano il padre di Lina, professore appassionato di ornitologia, per la sparizione della moglie.
Quello in cui il giocatore comincia a vestire i panni della ragazza però è un giorno diverso: è passato un anno intero dalla scomparsa della madre, e sua figlia è più determinata che mai ad indagare con tranquilla tenacia quelle che sono le cause dell’accaduto, per scoprire cosa è realmente successo e per sottrarsi a quella cappa di intorpidente rassegnazione che aleggia sulla sua casa ormai da 365 giorni come una grigia e pesante nebbia lacustre.

Il gameplay di Gray Skies, Dark Waters sviluppato da Green Willow Games è quello di un’avventura punta e clicca, con una discreta componente investigativa che indurrà il giocatore ad analizzare il più possibile gli oggetti con i quali si potrà interagire per riuscire a fare luce sul mistero della sparizione della madre di Lina, ma anche e soprattutto per godere della profonda pace trasmesso sapientemente da atmosfera e ambientazioni, le quali si mostreranno grandemente curate sia dal punto di vista grafico che quello della sceneggiatura, assai importante in un punta e clicca. La nostra esperienza di gioco si concretizzerà dunque in un viaggio attraverso le varie aree esplorabili, alla ricerca di item, indizi, persone e punti di interesse che possano darci anche un minimo elemento in più per raggiungere il nostro obiettivo finale.

Acque nere
Dal punto di vista grafico il titolo si presenta volutamente come qualcosa di paragonabile ad una medaglia con due facce: da una parte spicca in maniera molto gradevole la scelta artistica delle ambientazioni, che ricalca piacevolmente lo stile di un disegno a mano libera e quasi in 2D con colori pastellati per lo più tiranti su tinte di grigio e verde muschio, dall’altra parte invece i modelli dei personaggi (esclusivamente dei personaggi) in 3D entrano in contrasto con il resto del comparto, non solo perché questi ultimi sono assai meno curati degli sfondi, ma anche a livello puramente artistico e a causa della bassa qualità delle animazioni sia di movimento che facciali, che rendono perciò i protagonisti della vicenda francamente inquietanti.
Per il resto tutta la parte tecnica del prodotto si mostra ineccepibile, con un frame rate stabilissimo e tempi di caricamento irrisori sia all’ingresso in partita sia nello spostamento da un ambiente all’altro; anche la stessa possibilità di salvare manualmente in qualunque momento del walkthrough è apprezzabile tanto quanto la presenza di una meccanica di autosave e la possibilità di teletrasportarsi tra molte delle aree di gioco.
Una cosa davvero stupenda del titolo è però il comparto sonoro: nella sua completezza quest’ultimo spicca immediatamente come punta di diamante per la qualità sopraffina della soundtrack che si sposa perfettamente con le atmosfere del gioco e soprattutto per il doppiaggio, che sebbene presenti delle minuscole zone d’ombra a causa probabilmente di qualche difficoltà in fase di registrazione, riesce a bissare ogni difettuccio grazie alle magnifiche voci dei doppiatori e all’ottimo lavoro di questi ultimi.

In conclusione Gray Skies, Dark Waters si presenta all’analisi finale come un ottimo titolo nel complesso, con un comparto artistico curato e interessante, una storia capace di ammaliare e un gameplay lineare e diretto. Col senno del poi probabilmente il prodotto vale qualcosa di più dei 6.99€ richiesti da Steam per l’acquisto, vista soprattutto la qualità dell’esperienza che è in grado di regalare all’utente, che si troverà rapito dalle lusinghe delle placide Nere Acque, ma che ricettacolo del coraggio di Lina dovrà alzare lo sguardo verso i Cieli Grigi e, passo dopo passo, raggiungere in maniera matura gli obiettivi prefissati all’inizio dell’avventura.
Un anno è passato, i cigni sono nuovamente sul lago, è il momento di muoversi.







