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Battlefield 1 – la nostra recensione

23 Gen 2017 | Recensioni, Recensioni Videogiochi, Videogiochi

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La prima guerra mondiale. I ragazzi di DICE si sono impegnati nel lavorare in una atmosfera ben lontana da quel futuro iper-tecnologico che il mercato videoludico sta offrendo negli ultimi anni con gli FPS. Questo è un progetto decisamente ben riuscito, che rimarca soprattutto la bravura del team di sviluppo.

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La campagna single-player

La “storia” è composta da 5 brevi racconti ed in ognuno di essi ci viene richiesto di vestire i panni di diversi personaggi, e l’introduzione ci permette di “vivere” lo shock di ritrovarsi nel bel mezzo dell’inferno, un po’ per caso.

Non si impiegheranno molte ore per concludere i singoli episodi, poco più di un’ora per ognuno dei cinque capitoli, ma ciò che rende questa una trama ben riuscita, è l’aver sapientemente suddiviso le diverse tipologie di missioni, infatti ogni storia avrà una sua originale peculiarità, che passa dal pilotare gli aerei al vestire un’armatura corazzata per riconquistare un’intera catena montuosa.

Ognuna saprà regalare vere emozioni, tra cui il volo di un piccione, usato durante la grande guerra per inviare messaggi dalla fanteria o dai carri armati alla retroguardia e all’artiglieria, che all’epoca non era mobile ma dotata di pesantissime e non molto precise postazioni fisse.

 

Il comparto tecnico

La grafica e gli effetti sonori in BattleField 1 sono, come d’altronde sempre nelle produzioni degli sviluppatori svedesi di DICE, di ottima qualità e riescono nella non facile impresa di immedesimare il giocatore nel vivo dell’azione, soprattutto grazie alla particolare attenzione rivolta alle espressioni facciali. Il gioco però, solo in alcuni casi e nelle fasi più concitate e piene di azione, non riesce a mantenere sempre stabile il frame-rate, ma sono dettagli trascurabili vista la magnificenza della produzione perché non influiscono certamente nell’esperienza di gioco. Il tutto è enfatizzato da ottime colonne sonore, quasi da brividi, capaci di trasmettere carica o dramma, a seconda della situazione.

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Gameplay e multiplayer

Nel corso degli anni, DICE è stata capace di risaltare tra gli sviluppatori di FPS per la sua propensione alla collaborazione tra i giocatori, ed un gioco più tattico e ragionato rispetto ai diretti concorrenti.

Battlefield 1  non è da meno. Le proprie abilità infatti, saranno poche volte la chiave per vincere le partite. Una buona coordinazione, invece, potrebbe essere la soluzione giusta per portare a casa il round.

Per forza di cose però, il gioco, nella sua parte multyplayer risulta tutto sommato frenetico, come i precedenti Battlefield, cosa che ai più appassionati della Grande Guerra, farà storcere il naso, in quanto essa è stata tipicamente una guerra lenta e logorante, fatta di scarsa maneggevolezza e tecnologia.

Entrando nello specifico, sarà possibile utilizzare 4 classi differenti, ognuna con specifiche armi ed equipaggiamenti: medico, supporto, assalto e scout. Ottimi i bilanciamenti tra le classi. Esse si diversificano però nel parco armi, infatti non sono molte le bocche da fuoco a nostra disposizione, specie nella classe assalto, ma questa è una così detta scelta “severa ma giusta”, poiché è opportuno pensare al periodo storico rappresentato, e verranno comunque aggiunte sicuramente dai corposi DLC in programma con il Season Pass.

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Le modalità giocabili sono praticamente le solite del franchise, tra le quali emergono le più famose ed apprezzate Corsa e Conquista. Gradita aggiunta è la modalità Operazione, che mescola in pratica alcuni elementi delle due modalità più apprezzate: bisogna conquistare e difendere obbiettivi per poter procedere nell’area successiva.

La peculiarità sta nel fatto che l’attacco conta un tot. di tickets, per ben 3 battaglioni, quando il primo battaglione esaurisce i tickets di rientro, allora si ripartirà dallo stesso punto, ma avendo la possibilità di usare rinforzi come dirigibili, navi o treni corazzati. La difesa ha come unico compito quello di resistere.

I primi mesi di gioco hanno evidenziato come in questa modalità, l’attacco fosse potenzialmente più forte della difesa. Questo sbilanciamento era dovuto al fatto che l’attacco, seppur avendo pochi tickets, conquistando le zone, ne riacquistasse in parte, i quali, seppur pochi, potevano essere determinanti soprattutto nelle fasi finali. Aggiungiamoci il fatto che la difesa non avesse alcun tipo di corazzato e abbiamo creato il panico di finire tra le linee difensive e ricevere sane batoste.

Ho parlato al passato perché questo difetto è stato corretto di recente, infatti, adesso è possibile ricevere aiuti anche in difesa. In generale però è una modalità divertente e rappresenta in pieno il gioco, non solo per come funziona, ma anche perché le Operazioni incorporano tutte le ambientazioni viste nella campagna single player e ripercorrono vere battaglie chiave della prima guerra mondiale, seppur con evidenti “licenze poetiche”.

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Piccioni di guerra, altra novità, è una rivisitazione di cattura la bandiera: bisognerà trovare i piccioni (ampiamente usati come messaggeri nella Grande Guerra), scrivere le coordinate e lanciarli, sperando che il nemico non li abbatta.

Per quanto riguarda il matchmaking, esso risulta essere piuttosto prolisso, ma la cosa che più fa stizzire sono i “Battlepacks”. I pacchi che regalano skin per armi e veicoli, oltre a pezzi per armi da mano leggendarie.

Si possono ottenere casualmente a fine round, scelta che vede una giustificazione nel voler aiutare anche i meno esperti ad ottenere bonus che solo i pro otterrebbero, ma anche acquistandoli in game. Ecco, questo è ciò che non deve succedere, ovvero che i tipici acquisti ingame dei giochi di ruolo per PC, o dei più recenti giochi per smartphone, non compaiano anche nei videogiochi come Battlefield.

Battlefield 1 è sicuramente un “must have” per gli amanti degli shooter in prima persona, ma incombe una minaccia, che non è Fantasma come nell’Episodio 1 della celebre saga di George Lucas. Questo pericolo è lo stesso che è diventato realtà in Star Wars Battlefront (2015) e cioè che gli scarsi contenuti e la poca profondità nel multyplayer finiscano col dimezzare la community.

Vedremo se DICE sarà abile, come con Battlefront, ad inserire molte novità con i DLC che arriveranno nei prossimi mesi.

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Battlefield 1

8.7

Gameplay

8.5/10

Grafica

9.0/10

Sonoro

9.0/10

Trama

8.0/10

Longevità/Multyplayer

9.0/10

Pro

  • Storie della campagna ispirate
  • Aggiunta della modalità Operazioni

Contro

  • Battlepack da acquistare in-game
  • Scarsa profondità nella personalizzazione

Davide Battiston

Laureando in Design e Comunicazione Visiva, da sempre nutro passione per i videogiochi, i film e le serie tv. Cosa mi incuriosisce di più? Decisamente il lato artistico.

Davide Battiston

Laureando in Design e Comunicazione Visiva, da sempre nutro passione per i videogiochi, i film e le serie tv. Cosa mi incuriosisce di più? Decisamente il lato artistico.

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