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Warhammer Age of Sigmar: Storm Ground – Fantasy, strategia, turni ed un pizzico di elementi roguelite – Recensione

28 Mag 2021 | Videogiochi, Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Xbox One, Xbox Series S, Xbox Series X

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Disponibile da ieri, 27 maggio 2021 su PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch (e PlayStation 5 e Xbox Series X|S tramite retrocompatibilità), Warhammer Age of Sigmar: Storm Ground è un titolo strategico a turni ambientato nel nuovo universo fantasy del brand di Games Workshop, che ha fatto il suo debutto nel 2015. Sviluppato dai canadesi di Gasket Games e pubblicato da Focus Home Interactive, scopriamo assieme cosa offre Warhammer Age of Sigmar: Storm Ground, nella nostra recensione approfondita.

Epiche battaglie, ma occhio alla sconfitta!

Ambientato come dicevamo nel nuovo universo fantasy di Warhammer, Age of Sigmar: Storm Ground mette a disposizione tre campagne di difficoltà crescente (la prima disponibile subito le altre sbloccabili progredendo con le precedenti) con altrettante fazioni di gioco.

La prima fazione disponibile è quella degli Stormcast Eternals, coraggiosi e possenti guerrieri immortali (anche se scopriremo ben presto che non lo sono né qui né nel boardgame) creati dal dio Sigmar, a seguire si potranno utilizzare le terrificanti armate spettrali Nighthaunt, servi del dio della morte Nagash ed infine i disgustosi Maggotkin, demoni creati dal dio della pestilenza Nurgle. C’è da specificare subito che i giocatori che approcciano a questo titolo senza avere alcuna nozione base sull’universo di Warhammer avranno alcune difficoltà a barcamenarsi tra le varie fazioni e che il gioco non fornisce, a parte una breve introduzione iniziale, molte specifiche sulle motivazioni che portano questi gruppi a combattere.

Ad inizio di ogni missione della campagna potremo scegliere un Eroe e fino ad un massimo di quattro truppe di fazione schierabili, una volta ottenute dentro ai forzieri presenti sulle mappe o come ricompensa per la vittoria nelle missioni, oltre ad un Miracolo, un’abilità che sarà utilizzabile una volta sola, ovviamente anche questa solo dopo averla sbloccata. Ogni eroe e truppa ha quattro punteggi (Attacco, difesa, armatura e magia) che possono essere migliorati facendo salire di livello (guadagnando esperienza ottenendo vittorie nelle missioni o attraverso i tributi) o migliorando la dotazione, utilizzando, con il classico sistema a carte, ciò che sblocchiamo per migliorare la dotazione (uno slot per ogni punteggio) o le capacità del singolo eroe o truppa schierabile.

Le missioni di ogni campagna iniziano con un classico “pallino” su una mappa che si svilupperà ad albero e che progredendo avrà anche diverse ramificazioni, per ogni quest viene specificato l’obiettivo (eliminare tutti i nemici, ottenere un punto di controllo, uccidere un mini-boss e così via).

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Selezionata la “quest” si potranno modificare i propri eroi e le truppe schierabili ed a questo punto inizierà la battaglia. Nel primo turno, con i nemici iniziali già schierati, potremo dispiegare sul campo il nostro Eroe, che a differenza dei nostri successivi rinforzi potrà agire completamente anche nel turno di evocazione, muovendosi e attaccando o usando una delle abilità speciali per poi passare il turno. Una volta finito il turno avversario potremo schierare la prima truppa, se avremo abbastanza punti azione per farlo (che funzionano in maniera progressiva come nei giochi di carte collezionabili) e selezionare la posizione iniziale in cui inserirla nella mappa di gioco, e così via, fino al termine, positivo o negativo della missione.

Nella mappe di gioco sono presenti diverse variabili , da terreni sopraelevati che donano vantaggio/svantaggio, a terreni che possono essere distrutti eliminando le pedine amiche o nemiche che ci si trovano sopra, da punti in cui si ottengono abilità o vantaggi speciali e così via, e sarà importante cogliere ed imparare tutte queste peculiarità per portare a casa la vittoria senza perdere troppe truppe o rischiare la morte dell’intero “esercito”. Sono presenti inoltre numerosi scrigni, che contengono carte che possono darci equipaggiamenti, abilità o nuovi alleati (utilizzabili solo dalla missione successiva) e scrigni del sapere che offrono carte che illustrano un po’ la lore di questa ambientazione e delle battaglie.

Difficilmente le mappe di ogni singola missione superano una singola schermata ed i nemici non sono quasi mai superiori alle due o tre ondate da tre massimo quattro unità ciascuna, le battaglie infatti sono sempre in scala piuttosto ridotta.

La particolarità di Age of Sigmar: Storm Ground sono gli elementi roguelite che abbiamo citato in apertura di recensione, ovvero che se verremo sconfitti non potremo riprendere la campagna dal punto in cui abbiamo perso la battaglia, ma dovremo ricominciarla da capo. L’esperienza però non è resa troppo punitiva perché nella sconfitta non perderemo gli equipaggiamenti, l’esperienza accumulata né le unità sbloccate, e questo ovviamente rende i tentativi successivi via via più agevoli, avendo a disposizione un’armata meglio equipaggiata e più potenza di fuoco via via che periremo sotto gli attacchi nemici.

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Le tre fazioni, oltre alla difficoltà sempre maggiore delle campagne, si differenziano principalmente per le tipologie di unità ed eroi e delle abilità e per le metodologie di schieramento. Se gli Stormcast saranno dispiegabili nelle immediate vicinanze dell’eroe, infatti, le unità Nighthaunt saranno evocabili solo da speciali pire in determinate zone della mappa ma poi saranno posizionabili anche dietro le linee nemiche , mentre i Maggotkin devono essere generati in pozze corrotte e richiedono più passaggi perché l’evocazione sia completa, ma il loro passaggio può causare devastanti effetti alterando gli stati dei nemici (avvelenandoli, bruciandoli e così via). Le abilità uniche e gli armamenti di eroi e truppe sono ben variegati e permettono un’ottima quantità di variabili strategiche al gioco.

Ogni singola campagna richiede 8-10 ore per essere portata a termine e completarla la prima volta permette di sbloccare due ulteriori livelli di difficoltà, che aumentano la rigiocabilità, oltre ovviamente al fatto che le missioni saranno sì un numero “finito” ed un po’ ripetitive alla lunga, ma sia le primarie che le secondarie opzionali saranno sempre disposte in maniera differente ad ogni run o ad ogni sconfitta.

L’IA dei nemici, pur non essendo particolarmente brillante, offre un ottimo grado di sfida ed è abbastanza imprevedibile e a difficoltà superiori si rivela altamente ostica e darà filo da torcere anche ai giocatori più esperti di titoli strategici a turni.

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Inoltre è presente anche una modalità Multiplayer 1 Vs. 1 che permette sfide ancora più imprevedibili contro un nemico umano da qualsiasi piattaforma, con un matchmaking abbastanza ben fatto che accoppia quasi sempre avversari dello stesso livello di esperienza.

A livello tecnico c’è una buona varietà di mappe e ambientazioni e i modelli poligonali di eroi e unità sono ben realizzati e ben diversificati e gli effetti particellari delle varie abilità e delle magie sono di ottima fattura.. Il framerate si dimostra stabile (è un gioco a turni dopotutto) e non abbiamo riscontrato bug o crash durante la nostra prova, durata circa 40 ore complessive tra single player e multiplayer.

Il comparto sonoro è composto da musiche a tema piuttosto azzeccate e da buoni effetti di armi e abilità; il doppiaggio inglese è ottimo mentre la localizzazione in italiano di menu e sottotitoli ha alcuni errori in parte però corretti dalla patch disponibile al lancio, che non influenzano però la comprensione e l’esperienza.

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In conclusione, Warhammer Age of Sigmar: Storm Ground è un’buonissimo titolo strategico a turni con una componente roguelite che arricchisce l’esperienza complessiva senza snaturarne la natura e senza renderla troppo punitiva. Gli amanti della nuova ambientazione fantasy di Warhammer e del boardgame in generale si sentiranno subito a proprio agio e troveranno molti motivi per acquistare il titolo, mentre coloro che sono del tutto ignari dell’universo creato da Games Workshop, ma che amano gli strategici a turni, potrebbero avere alcuni problemi a capire profondamente la lore ma trovare comunque un gioco divertente, dalla longevità molto elevata (anche grazie al multiplayer) già al day one e che si arricchirà viste le promesse degli sviluppatori di aggiungere contenuti futuri.

*Versione testata: Xbox One, su Xbox Series X|S, grazie ad un codice digitale fornito dal publisher

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Warhammer Age of Sigmar: Storm Ground

€39,99
7.2

Trama/Ambientazione

6.5/10

Grafica

7.0/10

Gameplay

7.5/10

Sonoro

7.0/10

Longevità

8.0/10

Pro

  • Tre campagne distinte, lunghe e ben strutturate
  • Abilità e fazioni ben diversificate
  • Componente roguelite non troppo punitiva
  • Longevità alta e ottimo rapporto qualità-quantità/prezzo

Contro

  • Qualche errore nella localizzazione italiana
  • Alcune parti di lore e motivazioni delle battaglie sottointese e difficili da capire per chi non segue il boardgame

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

Paolo Lorenzini

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