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This is The Police – La dura vita del poliziotto – Recensione

10 Apr 2017 | Recensioni Videogiochi, News, PC, PlayStation 4, Recensioni, Speciali, Videogiochi, Xbox One

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La vita del poliziotto si sa non è mai facile, piena di pericoli, peripezie e crimini da affrontare senza timore, questo rispecchia appieno le vicende che vive Jack Boyd, comandante del distretto di polizia di Freeburg, costretto ad un congedo forzato dopo una lunga e faticosa carriera.

Il gioco, ideato da Weappy Studios, inizialmente vedeva lo sviluppo in tandem con Team 17, che poi ha abbandonato il progetto, è un gestionale mischiato ad una visual novel che percorre la storia del sopracitato Boyd, alternando queste due fasi. Infatti ad ogni giornata di lavoro in cui si dovranno gestire i poliziotti a disposizione, corrisponderà una parte narrata attraverso scene in computer grafica in cui si scopriranno sempre più particolari sul mondo di gioco e sulla trama, proseguendo con dialoghi a scelta multipla.

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LE PEDINE DI FREEBURG

This is The Police inizia con il racconto degli avvenimenti accaduti a Jack Boyd, che grazie agli ultimi fatti di cronaca avvenuti nella città di Freeburg è costretto a lasciare il distintivo in anticipo, dato che gli rimangono 180 giorni di servizio per arrivare al suo obiettivo di 500.000 dollari per riuscire a passare una vecchiaia onorevole.

Ogni giornata lavorativa inizia con lo schierare le pattuglie utili a sventare i crimini presenti nella suddetta cittadina, che si riempirà ogni ora di richieste, che potranno variare da semplici scippi a vere e proprie rapine o attentati,  e per ognuna di queste il giocatore dovrà schierare il giusto numero di agenti per aver la meglio sui mal intenzionati.

Ovviamente non sempre tutto andrà alla perfezione, perché, anche se a volte il crimine verrà sventato con facilità dai poliziotti chiamati in causa, altre volte potrà andare tutto storto e ritrovarsi con qualche agente in meno, dato che la missione sarà fallita; tutto questo sarà controllato dal nostro protagonista tramite un plastico, dove si svolgerà la parte gestionale, in cui compariranno i vari incarichi che il giocatore potrà scegliere se accettare o rifiutare, con le ovvie conseguenze.

Per ogni caso bisognerà assegnare il poliziotto adatto, dato che ci saranno alcune variabili che inficeranno sulla possibilità di portare a termine una missione, come per esempio il livello dell’agente, che verrà misurato in stelline; un agente con poche stelle avrà ovviamente meno possibilità di completare sano e salvo un incarico di un suo collega con grado più alto; ma non sarà solo il livello del poliziotto ad influire sulla buona riuscita degli incarichi, dato che saranno presenti fattori come la stanchezza, usare sempre la stessa persona in più missioni di fila sarà ovviamente deleterio per quest’ultima, che avrà sempre meno forze e possibilità di sopravvivere. Anche alcuni caratteri distintivi influenzeranno l’efficacia dei servitori della legge, per esempio la personalità oppure la presenza di una bottiglia sul profilo che indicherà la necessità di smaltire una sbornia.

Oltre alle missioni base, che verranno portate a termine con la cattura del criminale o con altri possibili scenari, alcune volte sarà possibile interagire personalmente nei casi con una scelta tra tre azioni chiave che potranno essere determinanti per la buona riuscita dell’incarico. Sono presenti anche dei casi speciali in cui dovremo usare gli investigatori disponibili, e dove al giocatore verranno fornite delle immagini da posizionare nell’ordine giusto, come per esempio riordinare gli scatti di un possibile omicidio per scoprire l’assassino e partire con lo spiegamento delle forze dell’ordine.

Le operazioni speciali con mittente il sindaco della città, invece, obbligheranno il giocatore a fare delle scelte importanti sul proseguimento della stazione di polizia, come per esempio licenziare tutte le persone di colore per avere un guadagno bonus o ottenere slot in più per i sottoposti; ovviamente rifiutare queste “proposte” vorrà dire affrontare le conseguenze, che varieranno da un generico taglio del budget ad una drastica diminuzione del personale.

Il gioco si basa proprio sulla possibilità di scelta che avrà il giocatore, dato che spesso non sarà possibile fermare tutti i crimini in corso visto che le risorse umane a volte potrebbero scarseggiare, quindi bisognerà scegliere con accuratezza per ottenere sempre il massimo da ogni situazione, anche perché per assegnare ad un ufficiale un nuovo incarico dovrà obbligatoriamente ritornare prima alla base.

Inoltre nel titolo viene trattata fortemente la tematica della corruzione, dato che saranno presenti alcuni eventi in cui il municipio, una famiglia criminale o un business locale, chiederanno “favori speciali” in cambio di mazzette: dalla semplice protezione al lasciar passare inosservato un crimine appena avvenuto; per esempio nelle operazioni che prevedono il sequestro di armi o droga sarà possibile lasciare che sia la mafia locale a smerciare la refurtiva, di modo da poter aver diritto a una parte extra dei guadagni.

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TINTE MONOCROMATICHE A SUON DI JAZZ

Il titolo sviluppato da Weappy Studios si presenta con tinte monocromatiche e figure stilizzate che rendono il gioco soprattutto nelle sequenze narrative piacevole da vedere, con colori più o meno accesi nel corso della vita del protagonista e tendenti al grigio nelle ore di lavoro in centrale. Anche se il comparto grafico è di discreta fattura è in quello sonoro che il gioco si distingue, infatti il doppiaggio inglese è ottimo, soprattutto la recitazione di Jon St. John, doppiatore già di Duke Nukem, è di altissimo livello, così come quella degli altri attori, che contribuiscono a dare un atmosfera molto noir a tutta la produzione, coadiuvati da una colonna sonora di stampo jazz di egregia caratura perfettamente integrata nel contesto poliziesco.

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MANI IN ALTO

This Is The Police si presenta come una miscela tra un gestionale molto variegato e difficile, e una graphic novel che ci porteranno ad immedesimarci nella vita di tutti i giorni di un comandante di polizia, che dovrà gestire al meglio le risorse umane per sventare i crimini presenti nella sua cittadina.

Per quanto il gioco sia promettente e originale anche dal punto di vista artistico, potrebbe risentire della ripetitività delle sessioni di gioco giorno dopo giorno, dato che il giocatore si ritroverà a svolgere sempre le solite attività che dopo un po’ potrebbero risultare stancanti. Con qualche variazione in più, di sicuro il gameplay avrebbe potuto accompagnare molto meglio un aspetto narrativo di alto livello, che spicca anche grazie all’interpretazione di Jon St. John.

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This Is The Police

7.7

Gameplay

7.0/10

Grafica

7.0/10

Sonoro

9.0/10

Longevità/Multiplayer

8.0/10

Trama

7.5/10

Pro

  • Storia interessante
  • Sonoro di altissimo livello
  • Agenti molto caratterizzati

Contro

  • Ripetitivo
  • Sistema di salvataggio complicato
  • A volte poco chiaro

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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