Ecco una serie di consigli per sopravvivere negli ambienti più ostili sui lontani pianeti dell’universo di Mass Effect: Andromeda.
Molti pianeti della galassia di Andromeda infatti sono caratterizzati da minacce ambientali che possono rendere pericolosa se non addirittura mortale l’esplorazione. I pericoli degli ecosistemi sono classificati in una scala da 1 a 4 e comprendono basse temperature, tempeste di fulmini e radiazioni. se viaggiando attraverso una zona con queste caratteristiche vi allontanerete troppo dal Nomad o dalle barriere intorno alle basi, state certi che la pagherete cara.
Per fortuna, dalla nostra parte avremo il veicolo d’esplorazione Nomad, dotato di un comparto di supporto vitale che ci proteggerà dai pericoli ambientali che minacciano di ucciderci in pochi passi se sprovvisti di difese adeguate. Questo ci permetterà di raggiungere le aree nelle quali vogliamo stabilire le nostre basi iniziali per esplorare successivamente il pianeta in questione. Guadagnerete infatti “punti vivibilità” completando gli obiettivi, e una volta che avrete raggiunto il 40% di vivibilità su un pianeta, potremo stabilire un avamposto che ci garantirà un guadagno esponenziale dei suddetti punti.
Ci sono però delle zone talmente pericolose che renderanno vana anche la protezione del Nomad, e per queste, la chiave di volta è la paziente attesa.
Se qualche personaggio vi dirà di tornare nell’area più tardi infatti, significa che le minacce ambientali scemeranno col progredire della storia, attivando pilastri di terra-formazione e stabilendo avamposti. Non perdete tempo a cercare armature con apposite resistenze che non esistono, continuate l’esplorazione della galassia di Andromeda e troverete certamente la soluzione più adeguata ad ogni situazione.